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ToggleIn questo articolo, l’evoluzione del tavolo vogliamo riassumere alcuni momenti segnati nella storia della creatività espressa nell’evoluzione della visione iconica del tavolo. vogliamo riassumere la creatività espressa nell’evoluzione della visione iconica del tavolo. Gli antichi romani utilizzavano tavoli con tre o quattro gambe, ma per motivi di stabilità preferivano il tavolo a tre gambe, più stabile di quello a quattro gambe se il pavimento non era perfettamente in piano, oltre a essere una scelta interessante se si cerca un design più innovativo e accattivante.
CONTENUTO DELLA TAVOLA: l’evoluzione della tavola
Tuttavia, anche in tempi più recenti, il tavolo è sempre stato un elemento fondamentale dell’arredamento e del design. L’Italia è stata uno dei luoghi di nascita di mobili e oggetti di design belli e importanti al mondo. Ma i grandi creatori hanno spesso la mente in movimento ed è difficile capire l’origine di una creazione e l’evoluzione della tavola. Tuttavia, alcuni di loro hanno creato tavoli famosi che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del design.
Eero Saarinen e Charles Eames
Gli anni ’50 rappresentano un periodo di grande fermento nel mondo del design, con la nascita di molte icone del design del XX secolo, tra cui alcuni dei tavoli più famosi e iconici di tutti i tempi, come il tavolo Tulip di Eero Saarinen che ne è sicuramente un chiaro esempio.
Saarinen collaborò fin dall’inizio con un altro grande creatore, Charles Eames, certamente un nome da non dimenticare. Il suo capolavoro si distingue per la forma unica e totalmente innovativa, composta da un’unica gamba centrale, realizzata in fusione di alluminio, che si espande verso l’esterno per sostenere il piano del tavolo in marmo o in legno.
Osvaldo Borsani
L’intuizione di Saarinen trovò poi evoluzione nel tavolo T69 di Osvaldo Borsani. Gli anni Cinquanta rappresentano un periodo di grande importanza per il design italiano, che ha visto la nascita di molte opere che hanno influenzato il design del mobile in tutto il mondo.
Marcel Breuer
Ma il design italiano ha prodotto molti altri capolavori da non dimenticare, come il tavolo Laccio di Marcel Breuer. Nel 1925 concepì il tavolo Laccio per accompagnare la sedia Wassily, la prima sedia tubolare progettata a partire da un telaio di bicicletta. La tecnologia del metallo tubolare sviluppata da Marcel Breuer per i tavoli Laccio, sviluppata alla scuola Bauhaus, ha avuto un enorme impatto sull’evoluzione del design e dell’architettura moderni per tutto il XX secolo.
Negli anni Sessanta il design italiano ha continuato a evolversi con grande creatività nella sperimentazione e nell’innovazione, dando vita a tavoli d’arredo che si distinguono per l’estetica accattivante e i principi funzionali.
Cini Boeri
Uno dei tavoli più famosi di questo periodo è senza dubbio il tavolo creato da Cini Boeri, una donna dalla fantasia sorprendente, il tavolo Lunario, che ha rivoluzionato il mondo del design per la sua forma unica e innovativa per l’epoca in cui è stato creato. Il piano a forma di luna, insieme alla gamba a tronco di cono in acciaio inossidabile, lo rendono un pezzo unico e indimenticabile.
Carlo Mollino
Il Tavolo Reale è un progetto di Carlo Mollino, disegnato nel 1946 e ispirato alla tecnologia aeronautica. La sua base è costruita ispirandosi alla struttura delle ali degli aerei, conferendo al tavolo un aspetto unico.
La capacità dei designer italiani di coniugare forma e funzione, utilizzando materiali innovativi e tecnologie all’avanguardia, ha permesso di creare tavoli d’arredo unici e inconfondibili. L’importanza dei tavoli d’arredo nella cultura e nel design italiano è quindi indiscutibile, rappresentando un patrimonio culturale e artistico di inestimabile valore.
Infine, non possiamo non citare il nostro tavolo Ted Masterpiece di Greyge, un giovane marchio di design romano che ha saputo fondere l’esperienza culturale del design italiano del passato con uno stile moderno e innovativo. Il tavolo Ted Masterpiece rende omaggio alla bellezza del noce italiano, utilizzando elementi in legno massiccio rari e sovradimensionati per evidenziare il carattere unico e puro dell’albero.